CRIF e Bollette Non Pagate: Quali Sono Davvero i Rischi per i Consumatori?

Il mancato pagamento delle bollette può davvero portare a una segnalazione come cattivo pagatore nel CRIF?

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Molte società di recupero crediti minacciano i consumatori con la segnalazione al CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), spingendoli a pagare bollette arretrate. Questa pratica diffonde l’errata convinzione che il mancato pagamento delle utenze domestiche – come luce, gas, acqua o telefono – possa portare alla segnalazione come “cattivo pagatore”. È importante chiarire che il CRIF non gestisce dati relativi alle bollette: non registrando informazioni sulle utenze, la segnalazione per mancati pagamenti non è prevista. Unica eccezione riguarda i debiti telefonici, che possono essere registrati nel Simoitel, un sistema informativo tra compagnie telefoniche che potrebbe limitare l’attivazione di nuove linee telefoniche. Tuttavia, questo non comporta alcuna segnalazione negativa nel CRIF né impedimenti all’accesso a finanziamenti.

Spesso la minaccia di segnalazione al CRIF viene utilizzata come tattica intimidatoria dalle società di recupero crediti, spingendo i consumatori a saldare il dovuto anche laddove la richiesta sia discutibile o il debito sia già prescritto. Questa pratica è illecita e contraria al codice di autoregolamentazione delle società di recupero crediti, che vieta esplicitamente l’uso di informazioni ingannevoli per forzare i debitori al pagamento.
Inoltre, è fondamentale conoscere i tempi di prescrizione per le bollette non pagate. La normativa stabilisce che le utenze di luce, gas e acqua cadono in prescrizione dopo due anni, mentre le bollette telefoniche dopo cinque anni. Ricevere una diffida tramite raccomandata o PEC interrompe questo termine di prescrizione, facendo ripartire il conteggio da capo.

In sintesi, il mancato pagamento delle bollette domestiche non comporta l’iscrizione al CRIF, e le minacce in tal senso sono infondate. Conoscere i propri diritti e la normativa vigente permette di proteggersi da pressioni indebite e gestire le situazioni di debito con maggiore serenità. Se si ricevono comunicazioni che minacciano conseguenze ingiustificate, è consigliabile consultare esperti per verificare la correttezza della richiesta e valutare i termini di prescrizione applicabili.

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