
Sospensione pignoramento immobiliare: una giovane coppia torna a sperare
Una storia che sembrava destinata a finire in tragedia si è invece conclusa con un esito positivo, riportando serenità a una giovane coppia che rischiava di perdere la propria casa.
Il contesto della vicenda
Tutto ha avuto inizio nel 2015, quando la coppia stipulò un mutuo ipotecario con una banca per acquistare la loro prima casa. Purtroppo, dopo aver pagato alcune rate, eventi imprevisti causarono difficoltà economiche che resero impossibile continuare con i versamenti mensili.
A causa del mancato pagamento, la banca dichiarò decaduto il beneficio del termine, richiedendo il rimborso immediato e completo del debito residuo, comprensivo di interessi di mora, per un totale di circa 110.000 euro.
Nel gennaio 2024, la coppia ricevette un atto di pignoramento immobiliare. Nonostante i tentativi di trovare una soluzione amichevole – offrendo alla banca il pagamento del 90% del debito in un’unica soluzione – l’istituto di credito rifiutò la proposta senza fornire spiegazioni, proseguendo con la procedura esecutiva. Si arrivò così alla stima dell’immobile e alla richiesta di vendita all’asta.
L’intervento legale e la sospensione del pignoramento
Nel mese di ottobre 2024, è stata presentata un’opposizione all’esecuzione, chiedendo la sospensione del pignoramento immobiliare. L’istanza si basava su un importante principio stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 12007 del 3 maggio 2024.
All’udienza dello scorso 11 novembre, il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Marsala ha accolto pienamente l’opposizione, sospendendo la procedura esecutiva.
Questo provvedimento rappresenta un precedente rilevante, in quanto ottenere la sospensione di procedure esecutive immobiliari è particolarmente complesso, soprattutto quando il creditore è una banca.
Ora si procederà con l’avvio del giudizio civile per dimostrare l’illegittimità del pignoramento e accertare se la banca avesse realmente diritto di avviare l’esecuzione forzata basandosi unicamente sul contratto di mutuo.
Cosa possiamo imparare da questa vicenda?
Alla luce della sentenza della Corte di Cassazione, si apre uno spiraglio per chi si trova in situazioni simili. Molti pignoramenti potrebbero essere sospesi se privi di un valido titolo esecutivo ai sensi dell’articolo 474 del Codice di Procedura Civile.
Questo caso offre speranza a tante famiglie in difficoltà e sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per tutelare i propri diritti.
Anche tu hai la possibilità di tutelarti, non esitare e contattaci al 0521247673 e seguici sui nostri social.
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