Bollette astronomiche ad utenti e condomini, Amam citata in giudizio

Contestazioni dal Complesso Mangano: richieste di pagamento “infedeli”
Bollette dell’Amam con importi astronomici che non corrisponderebbero all’effettivo consumo. Fioccano contestazioni nei confronti dell’azienda. L’ultima riguarda un condominio della zona sud che ha deciso di citare l’Amam in giudizio davanti al Tribunale di Messina, lamentando la mancata risposta alle richieste di chiarimento già inviate tramite Pec.
L’amministratore del condominio “Complesso Mangano”, assistito da un legale, aveva già contestato con Pec il 30 gennaio una richiesta di pagamento che ritiene “fortemente infedele in ordine ai consumi che si pretendono effettuati e non prescritti”.
Bollette gonfiate e importi non dovuti
Nella lettera inviata all’Amam si evidenziano discrepanze nei conteggi delle bollette. “Resta evidente che l’attribuzione di un consumo così elevato è fittizia – si legge nel documento – ad esempio, nel sesto bimestre del 2021 è stato richiesto un pagamento di 9.093,46 €, mentre nel quarto trimestre del 2022 l’importo iperbolico richiesto è di 23.166,45 €. Si ritiene che tali conteggi siano stati effettuati per spostare i consumi in un periodo non prescritto. Altrimenti, gli importi più alti risulterebbero abbondantemente prescritti.”
Oltre agli importi ritenuti gonfiati, si contestano voci di depurazione fognatura, oneri di perequazione Arera e altri addebiti, ritenuti impropri. L’amministrazione del condominio sottolinea che la mancanza di manutenzione e controlli periodici da parte di Amam ha contribuito a questa situazione e chiede una revisione dei conteggi prima di procedere con il pagamento.
Riduzione dell’erogazione idrica e danni ai condomini
Nell’atto di citazione viene contestata anche la riduzione dell’erogazione dell’acqua, che avrebbe causato gravi disagi ai condomini. In seguito alla contestazione, l’utenza è stata ripristinata dopo qualche giorno.
L’amministratore del condominio chiede che venga avviata una consulenza tecnica d’ufficio per verificare gli strumenti di calcolo utilizzati per i consumi contestati e accertare eventuali errori o omissioni nei conteggi periodici. Amam dovrà comparire all’udienza fissata per il 30 ottobre 2025.
Bollette errate e mancata comunicazione delle note di credito
Il problema delle bollette sovrastimate non riguarda solo il Complesso Mangano, ma numerosi utenti e condomini che stanno chiedendo chiarimenti ad Amam.
A fine 2024 e inizio 2025, l’azienda ha emesso note di credito relative alle tariffe U1, U2 e U3 (la tassa Arera imposta dallo Stato, già contestata da varie associazioni di consumatori). Queste note di credito si riferiscono a bollette emesse nel 2023, ma non sono state comunicate ai singoli utenti né ai condomini, rendendo difficile per loro verificare eventuali rimborsi o rettifiche sulle somme già pagate.
Recupero crediti e prescrizioni non rispettate
Un altro aspetto critico riguarda la gestione del recupero crediti. Amam ha affidato la riscossione delle bollette non pagate alla società B Consulenze di Cosenza, per importi relativi agli anni precedenti al 2023. Tuttavia, molte di queste fatture risultano ormai prescritte, poiché la normativa sulle utenze, modificata nel 2020, prevede che la prescrizione sia passata da cinque a due anni.
Di conseguenza, è necessario effettuare controlli sulle prescrizioni e verificare la correttezza delle note di credito emesse nel 2023.
Prime risposte di Amam e rimodulazione degli importi
Diverse lettere di contestazione sono già state inviate ad Amam da numerosi legali in rappresentanza di utenti e condomini. In alcuni casi, l’azienda ha riconosciuto anomalie nei conteggi e ha provveduto a rimodulare gli importi richiesti, adeguandoli ai consumi effettivi.
Tuttavia, il problema delle bollette esagerate e delle richieste di pagamento dubbie resta aperto e continua a sollevare preoccupazioni tra i cittadini.
Contattaci al 0521247673 e seguici sui nostri social.
FB: https://www.facebook.com/presidentedeciba
TikTok: https://www.tiktok.com/@gaetanovilno