Banca costretta a consegnare i documenti dopo 32 anni: la sentenza del Tribunale di Bari

Con una decisione storica, il Tribunale di Bari ha confermato, con sentenza del 13 marzo 2025, l’obbligo per un istituto di credito di fornire la documentazione bancaria richiesta da una ex correntista. La vicenda riguarda un conto corrente chiuso nel 1993 e segna un’importante vittoria per la tutela dei diritti dei clienti bancari.

Banca obbligata a mostrare i documenti: donna con le mani in segno di preghiera in un paesaggio marittimo.

La vicenda: correntista vs banca

L’ex correntista aveva più volte richiesto alla banca copia del contratto originale di apertura del conto e gli estratti conto completi fino alla chiusura, per verificare eventuali anomalie. Tuttavia, l’istituto di credito aveva sempre negato l’accesso ai documenti, sostenendo che il diritto di ottenerli fosse ormai prescritto.

Dopo numerosi tentativi, nel 2019 il Tribunale ha emesso un decreto ingiuntivo che imponeva alla banca la consegna della documentazione richiesta. L’istituto di credito si è opposto, affermando che il conto fosse stato chiuso nel 1992 e che il termine decennale di conservazione dei documenti fosse ampiamente superato.

La decisione del Tribunale

Dopo un’attenta analisi del caso, il Tribunale ha respinto l’opposizione della banca e ha ribadito che:

  • Il diritto del cliente di ottenere copia della documentazione bancaria è autonomo e non si prescrive automaticamente dopo dieci anni.
  • La banca non ha fornito prove certe sulla chiusura del conto nel 1992, mentre gli atti presentati dall’ex correntista dimostrano che la chiusura effettiva è avvenuta nel 1993.
  • Le richieste di accesso ai documenti presentate nel corso degli anni hanno interrotto la prescrizione, mantenendo valido il diritto alla documentazione.

Il tribunale ha quindi confermato il decreto ingiuntivo e ha condannato la banca al pagamento delle spese legali.

Un precedente importante per i consumatori

L’ex correntista ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto dopo anni di battaglie legali, sottolineando l’importanza della sentenza per tutti coloro che si trovano in situazioni simili.

Questa decisione rappresenta un importante precedente per i diritti dei clienti bancari, riaffermando che l’accesso alla documentazione finanziaria è un diritto che può essere fatto valere anche a distanza di molti anni.

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