La casa dei sogni mai costruita: dopo otto anni arriva il rimborso per un medico friulano
Immaginate di investire i vostri risparmi nella casa dei sogni, per poi scoprire che non verrà mai costruita. È quello che è successo a un medico di Udine che, dopo un’attesa lunga otto anni, ha finalmente ottenuto giustizia.

La vicenda risale al 2017, quando il medico aveva versato una caparra di 220 mila euro alla società “Investimenti Immobiliari Ad srl” per la costruzione di un immobile. Tuttavia, il progetto non si è mai concretizzato, poiché la struttura era stata venduta a terzi prima che l’impresa dichiarasse fallimento.
La battaglia legale
Deciso a recuperare almeno parte della somma persa, il medico si è rivolto al tribunale di Udine, che ha recentemente accolto la sua richiesta. Il giudice Gianmarco Calienno ha stabilito che il medico ha diritto a un rimborso di circa 180 mila euro grazie alla fideiussione che garantiva le somme versate.
Il giudice ha rigettato l’opposizione della società subentrante, Sace Bt Spa, confermando la validità del contratto preliminare di compravendita. Nonostante lo stato di crisi, il contratto è stato considerato ancora efficace, creando così le condizioni necessarie per attivare la polizza a tutela dell’acquirente.
Un principio di tutela per gli acquirenti
La sentenza non rappresenta solo una vittoria per il medico, ma riafferma un principio fondamentale: chi investe in una casa deve essere tutelato. In particolare, il tribunale ha ribadito che, se un contratto preliminare è valido ed efficace al momento del fallimento e il curatore non vi subentra, l’acquirente ha diritto al rimborso delle somme anticipate.
Questa decisione potrebbe diventare un riferimento per molti altri casi simili, offrendo una speranza a chi si trova in situazioni analoghe.
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