Mutuo a tasso variabile: un incubo per molte famiglie di Parma

Mutuo variabile: banconota da 100 euro che forma una casa.

Gianna, come tanti altri, sta affrontando una lotta quotidiana contro l’incertezza economica: “Non riesco più a pagare la rata”.

Negli ultimi anni, i mutui a tasso variabile hanno trasformato il sogno della casa in una vera sfida per molti parmigiani. Il racconto di Gianna, 40 anni, è solo uno dei tanti che riflettono le difficoltà crescenti in questo scenario.
Gianna aveva scelto un mutuo a tasso variabile per acquistare una casa alle porte di Parma, attirata dai tassi inizialmente bassi. “Quando ho firmato, la rata era di 437 euro. Dopo due anni, è salita a 650 euro al mese. Sono 213 euro in più ogni mese. Nel complesso, ho speso oltre 5.100 euro in più in soli due anni.”

La situazione è diventata insostenibile, nonostante un contratto di lavoro stabile. Come racconta, “Fino ad ora ho usato tutti i risparmi, ma ora non ce la faccio più. Ogni mese è una corsa contro il tempo per coprire le spese della famiglia.”

Le difficoltà quotidiane del tasso variabile

L’imprevedibilità del tasso variabile ha colpito duramente molte famiglie, come quelle che speravano di risparmiare sui costi iniziali. I repentini aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE tra il 2022 e il 2023 hanno fatto schizzare le rate alle stelle. Nonostante i successivi tagli del 2024 abbiano iniziato a dare un po’ di respiro, per molte famiglie è troppo tardi: i risparmi si sono già esauriti.

“Quando ho sottoscritto il mutuo, non avrei mai immaginato che la rata potesse salire così tanto in così poco tempo,” spiega Gianna. “Ogni mese mi sento come se stessi annegando.”

Nonostante le recenti riduzioni dei tassi, i benefici non sono ancora percepibili per chi ha già subito gli aumenti passati. Secondo gli esperti del settore, la situazione richiede ulteriori interventi per aiutare le famiglie in difficoltà, magari promuovendo opzioni di surroga o rinegoziazione.

Una scelta che pesa

I dati del primo semestre 2024 evidenziano come il tasso fisso sia diventato la scelta dominante per chi stipula un mutuo, con il 96% delle preferenze in Emilia Romagna. Solo il 3,5% degli acquirenti opta ancora per il tasso variabile, un segnale chiaro di come le esperienze difficili abbiano influenzato le decisioni.

La storia di Gianna è quella di molte famiglie che sperano in una stabilità economica per tornare a vivere con serenità. Per ora, però, il peso del mutuo resta un fardello difficile da gestire.

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