Opposizione a Decreto Ingiuntivo: Come e Quando Presentare Domande Riconvenzionali

Opposizione a decreto ingiuntivo: uomo con braccia aperte in segno di libertà

Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, l’opposto ha la facoltà di proporre una domanda riconvenzionale, come il risarcimento per arricchimento ingiustificato o responsabilità precontrattuale. Questa possibilità non esiste nella fase iniziale del procedimento monitorio, che è di tipo sommario e non consente un pieno contraddittorio. Tuttavia, la riconvenzionale non può essere avanzata se il decreto ingiuntivo è subordinato all’adempimento di una condizione sospensiva o di controprestazione. Al contrario, quando l’opposto richiede l’esecuzione provvisoria e offre cauzione per eventuali restituzioni e spese, tale domanda può essere presentata.

Il procedimento monitorio è pensato per garantire al creditore un rapido accesso alla somma dovuta, basato sulla documentazione di credito, senza il coinvolgimento diretto del debitore. In questo contesto, la richiesta di risarcimento o altre domande ulteriori non sono considerate ammissibili perché snaturerebbero la rapidità e semplicità del procedimento. Tuttavia, il giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo è un procedimento a cognizione piena, il che significa che consente alle parti di articolare pienamente le proprie difese, incluse le domande riconvenzionali.

Un altro aspetto importante è legato all’art. 633 comma 2 c.p.c., che permette l’emissione del decreto anche quando il diritto dipende da una condizione o controprestazione. In questi casi, il ricorrente deve fornire elementi che facciano presumere l’adempimento della controprestazione. Tuttavia, se il ricorrente non soddisfa tali condizioni, non sarà possibile avanzare domande riconvenzionali nel giudizio di opposizione.
Diversamente, ai sensi dell’art. 648 comma 2 c.p.c., se il giudice concede l’esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo a seguito della cauzione offerta dall’opposto, questo potrà legittimamente avanzare domande riconvenzionali. L’obbligo di cauzione serve infatti a garantire che il debitore possa recuperare quanto versato in caso di esito negativo del giudizio di opposizione.

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