Pignoramento del Conto Corrente per Invalidi: Regole e Tutela.
Per chi percepisce una pensione di invalidità o altre forme di sostegno assistenziale, l’esigenza di garantire un minimo vitale rende il pignoramento più complesso e soggetto a norme protettive, sebbene non impossibile. Approfondiamo quando e come il conto di una persona invalida e non autosufficiente può essere oggetto di pignoramento, tenendo conto della natura delle somme depositate e delle regole stabilite dalla legge per la loro protezione.
1. Pensione di Invalidità e Limiti alla Pignorabilità
Per pensioni di invalidità assoluta e indennità di accompagnamento, la legge prevede una protezione totale: queste somme sono considerate essenziali per il sostegno del beneficiario e quindi impignorabili. L’articolo 38 della Costituzione e l’articolo 34 della Carta dei Diritti dell’Unione Europea garantiscono alle persone in stato di necessità un minimo vitale per vivere dignitosamente.
Al contrario, la pensione di inabilità, considerata trattamento previdenziale, è pignorabile entro il limite massimo di un quinto della somma mensile.
2. Quando il Pignoramento è Limitato su Redditi da Lavoro e Pensione
Se sul conto corrente di un invalido sono accreditati redditi da lavoro o pensionistici, si applicano limiti specifici. Ad esempio:
- Il pignoramento delle somme già depositate è consentito solo per gli importi che superano il triplo dell’assegno sociale (oggi fissato a 534,41 euro, per un totale di 1.603,23 euro), quindi somme inferiori a tale cifra sono intoccabili.
- Per le mensilità future, il pignoramento può incidere solo fino a un quinto del reddito, lasciando comunque un “minimo vitale” per il debitore (pari a circa 1.000 euro, ovvero il doppio dell’assegno sociale).
Nel caso in cui il creditore sia l’Agenzia delle Entrate (per debiti fiscali), i limiti si fanno ancora più specifici:
- Pignoramento di un decimo dello stipendio per somme fino a 2.500 euro;
- Un settimo per stipendi tra i 2.500 e i 5.000 euro;
- Un quinto per somme oltre i 5.000 euro.
3. Altri Redditi e Possibilità di Pignoramento Integrale
Se il conto corrente riceve redditi derivanti da fonti diverse dal lavoro dipendente o dalla pensione (come compensi da lavoro autonomo, affitti, o risarcimenti), questi sono pignorabili senza alcun limite specifico. In tal caso, l’intero saldo potrebbe essere soggetto a pignoramento, in quanto la legge non riconosce protezioni particolari per queste tipologie di reddito.
4. Cosa Fare in Caso di Pignoramento Illegittimo
In caso di pignoramento eseguito in violazione delle limitazioni previste, il pignoramento stesso può essere considerato radicalmente nullo. Questo significa che il debitore non deve necessariamente proporre opposizioni per annullare il pignoramento.
Tuttavia, se il debitore individua un’irregolarità, è consigliato presentare ricorso al giudice. In questi casi, il giudice può verificare il rispetto dei requisiti di legge e, se necessario, disporre l’annullamento dell’atto.
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