Tribunale di Pesaro cancella il 93% del debito di un pensionato in difficoltà: una storia di speranza e rinascita

Pesaro – Un uomo, ex imprenditore oggi pensionato e invalido al 75%, ha finalmente trovato sollievo da una situazione finanziaria insostenibile. Con un debito che sfiorava i 300.000 euro, la sua vita sembrava segnata, ma il Tribunale di Pesaro ha disposto un taglio del 93% del debito, restituendogli dignità e serenità.

Tribunale: mano di signore anziano che poggia sul bastone e con fede alla mano.

Una storia che parte da lontano

Tutto inizia negli anni ’90, quando il protagonista della vicenda, residente nella provincia di Pesaro Urbino, diventa socio al 10% di una società di logistica e si presta come garante presso una banca per l’acquisto di un camion, firmando per un fido bancario di 150 milioni di lire. Dopo pochi mesi, decide di uscire dalla società e si rivolge alla banca per revocare la garanzia. Un funzionario lo rassicura: la pratica è chiusa.

Ma non era così.

Un debito che non smette di crescere

Dieci anni dopo, arriva un decreto ingiuntivo relativo a quel credito, confermato poi da sentenza. Passano altri dieci anni e, con enorme sorpresa, l’uomo riceve una nuova comunicazione: il debito originario è lievitato a oltre 158.000 euro.
Alla pensione, l’incubo si concretizza con:

  • Un pignoramento di 30.000 euro dalla sua liquidazione;
  • Trattenute mensili di 380 euro;
  • Un pignoramento del conto corrente di altri 6.000 euro.

A questo si aggiungono altri debiti:

  • 34.000 euro di scoperto bancario;
  • 35.000 euro per un prestito destinato all’acquisto di un’auto indispensabile per le cure mediche.

La sua condizione di salute, già precaria, lo aveva portato a un’invalidità del 75%, rendendo insostenibile qualsiasi tentativo di recupero. Con il totale dei debiti vicino ai 300.000 euro, l’uomo si trovava senza via d’uscita.

La svolta in tribunale

Deciso a non arrendersi, il pensionato ha presentato il suo caso al Tribunale di Pesaro, che ha valutato la sua condizione. Dopo aver verificato i requisiti per accedere agli strumenti previsti dalla Legge n. 3 del 2012 (la cosiddetta “Legge Salva Suicidi”), è stata avviata una procedura di liquidazione controllata.
Il risultato?

  • Un taglio del 93% del debito totale.
  • Un piano di rientro sostenibile di 350 euro al mese per tre anni, più tre tredicesime.

Questa sentenza rappresenta una vera rinascita per l’uomo, che potrà finalmente affrontare il futuro con serenità. Si tratta di un esempio concreto di come la legge sul sovraindebitamento possa restituire dignità e speranza a chi si trova schiacciato dai debiti.

Un messaggio di speranza per tutti coloro che vivono situazioni simili: uscire dal sovraindebitamento è possibile, con i giusti strumenti e il supporto adeguato.

Non aspettare che ti mangino vivo: contattaci al 0521247673 e seguici sui nostri social.
FB: https://www.facebook.com/presidentedeciba
TikTok: https://www.tiktok.com/@gaetanovilno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *