Close-up of a woman in distress with eyes closed and hands in hair, expressing anxiety.

Una nuova speranza per una donna sommersa dai debiti: salvata dal Tribunale di Firenze

Una donna disperata che si tiene le mani nei capelli mentre urla.

Tra difficoltà personali e familiari, una donna fiorentina trova sollievo grazie alla legge salva-suicidi.

Per questa donna, gli ultimi anni sono stati un susseguirsi di eventi drammatici e sfide apparentemente insormontabili. La perdita del padre, figura fondamentale per la gestione familiare, si è sommata all’assistenza continua per la figlia affetta da problemi di salute. Come se non bastasse, un grave infortunio al ginocchio ha richiesto un intervento chirurgico e lunghi periodi di riabilitazione. Poi è arrivata la pandemia, che ha portato alla chiusura della sua azienda e alla cassa integrazione. Tutto questo ha causato un accumulo di debiti sempre più pesante.

Secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, questa serie di eventi ha portato la donna a indebitarsi per oltre 110.000 euro, principalmente con banche e istituti finanziari. Le spese per le cure della figlia, per il suo stato di salute e per altre necessità familiari l’hanno spinta in una spirale di difficoltà economiche, aggravate dal fermo amministrativo della sua auto e dal pignoramento di un quinto dello stipendio.

Grazie all’intervento del suo avvocato e all’applicazione della legge 3/2012, conosciuta come “legge salva-suicidi”, il Tribunale di Firenze ha dato alla donna una possibilità di riscatto. Questa normativa è concepita per aiutare persone in stato di sovra-indebitamento, offrendo una soluzione che consente di ristrutturare i debiti in modo equo.

La decisione dei giudici
Il Tribunale ha riconosciuto la donna come meritevole di tutela. Sono stati annullati sia il fermo amministrativo sia il pignoramento dello stipendio. Inoltre, il debito complessivo è stato ridotto drasticamente: dai 110.000 euro iniziali è stato riconteggiato e ricalcolato a 20.000 euro. Questa cifra sarà rimborsata in comode rate mensili da 200 euro per i prossimi otto anni, garantendo alla donna una nuova possibilità di vivere con serenità e dignità.

Un messaggio di speranza
Questa storia dimostra che, anche nei momenti più bui, esistono strumenti legali e umani per aiutare chi si trova in difficoltà. La legge salva-suicidi rappresenta una via d’uscita per chi, a causa di circostanze eccezionali, non riesce a far fronte ai propri impegni economici. Un segnale importante che restituisce fiducia nelle istituzioni e nel diritto a un nuovo inizio.

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