Vecchi debiti e recupero crediti: attenzione alle richieste di pagamento, non sempre sono legittime

Negli ultimi mesi, molti cittadini stanno ricevendo intimazioni di pagamento da parte di società di recupero crediti. In alcuni casi si tratta di semplici lettere, ma altre volte arrivano veri e propri decreti ingiuntivi. Si tratta di richieste legate a debiti contratti anni fa, spesso derivanti da finanziamenti personali con banche o istituti di credito. Tuttavia, non tutte queste richieste sono effettivamente valide.

Debiti: banconote di euro sparpagliate.

Debiti ceduti e diritti dei consumatori

Spesso questi crediti insoluti vengono ceduti nell’ambito di operazioni di vendita “in blocco” a società finanziarie che si occupano del recupero crediti. Ciò significa che un vecchio debito, magari dimenticato o mai ufficialmente richiesto prima, può improvvisamente riemergere con una richiesta di pagamento da parte di una società diversa da quella con cui era stato contratto il finanziamento iniziale.

Secondo le recenti pronunce della Cassazione, però, non basta che un credito venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale per legittimare la società di recupero crediti a riscuotere l’importo richiesto. Infatti, la società deve fornire una prova concreta che lo specifico debito rientri tra quelli effettivamente acquistati e che abbia quindi titolo per esigere il pagamento.

Quando un decreto ingiuntivo può essere annullato

La legge stabilisce che, se la società di recupero crediti non è in grado di dimostrare che il debito contestato rientra tra quelli ceduti, la richiesta di pagamento può essere considerata illegittima. Questo vale anche nel caso in cui sia stato emesso un decreto ingiuntivo: se la legittimazione del creditore non viene provata, il decreto può essere annullato.

Per questo motivo, è fondamentale che chiunque riceva una richiesta di pagamento, una lettera di sollecito o un decreto ingiuntivo si informi e si rivolga a un professionista per verificare la reale legittimità della richiesta. Spesso, dietro queste comunicazioni, potrebbero esserci crediti prescritti o richieste di pagamento che non hanno un fondamento giuridico solido.

Cosa fare se si riceve una richiesta di pagamento?

Se si riceve una comunicazione di recupero crediti, è importante non ignorarla, ma nemmeno pagare immediatamente senza verificare la sua legittimità. Ecco alcuni consigli utili:

  1. Verificare la documentazione – Controllare se il debito è effettivamente dovuto e se è ancora esigibile.
  2. Richiedere prove alla società di recupero crediti – Chiedere la dimostrazione che il credito rientri tra quelli ceduti e che la società abbia titolo per riscuoterlo.
  3. Consultare un legale – Un avvocato esperto in diritto bancario e finanziario può aiutare a valutare la situazione e, se necessario, presentare opposizione a un decreto ingiuntivo.
In un periodo in cui molte famiglie si trovano in difficoltà economica, è essenziale conoscere i propri diritti e non lasciarsi intimidire da richieste di pagamento che potrebbero non essere valide. Prima di pagare, è sempre opportuno verificare con attenzione la documentazione e, se necessario, agire per far valere le proprie ragioni.

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2 commenti su “Vecchi debiti e recupero crediti: richieste di pagamento non sempre sono legittime”

  1. Antonio De filippis

    Buongiorno dott.vilno’ seguo i suoi video e capisco i messaggi detti e quelli protetti…
    Sono Antonio 3939341556 di vr ho credito internazionale u.c.c. chiedo di poterle parlare di persona per la complessità della questione.

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